lunedì 25 agosto 2008

Quando ti guardo negli occhi

Alice guardò Marco negli occhi. Due lune scure la fissavano. Non si ricordava nemmeno più come aveva fatto a trovarsi a parlare con lui in auto. Fu un attimo. Un lampo di desiderio le fece abbassare gli occhiali scuri ed aprire piano le palpebre mentre con un movimento felino si sedeva in braccio a Marco, lì sul sedile del guidatore con le labbra a pochi millimetri da quelle di lui.
Le braccia di Alice avvolsero il collo dell'uomo che la guardava incredulo, inebetito, sorpreso da ciò che lei stava facendo.
Continuava a guardarla negli occhi, deglutendo e arrossendo leggermente mentre le sue mani cominciavano ad accarezzare la schiena di lei. Sentiva il suo profumo. Socchiuse gli occhi ed Alice lo baciò, piano, una leggera pressione sul labbro inferiore. Senza smettere di guardarlo. Lui appoggiò la testa allo schienale lasciando scoperto il collo quel tanto che bastava per consentire ad Alice di posarci le labbra.
Non parlavano più.
Marco l'accarezzava piano, correndo lungo la schiena fino ai glutei non riuscendo ad evitare di sollevarle il vestito per sentire il contatto con la pelle di lei.
Alice smise di baciarlo, ma continuando a fissarlo, come in attesa di un suo no, cominciò a sbottonargli la camicia, prima, e i pantaloni, poi.
Marco la guardava, la salivazione quasi azzerata, e cominciò ad abbassarle le spalline del vestito fino a scoprirle la scollatura, piano, come se avesse paura di sciuparla, cominciò a baciarla.
Alice buttò la testa all'indietro, abbandonata alle labbra dell'uomo sul suo seno; le gambe si strinsero su quelle di lui e fecero l'amore. Delicatamente, quasi in silenzio, senza smettere di guardarsi, con un desiderio nuovo di assaporare tutte le sensazioni fino all'ultima.
Restarono abbracciati per un po'; Alice abbandonata con la testa sulla spalla sinistra di Marco e lui appoggiato allo schienale con gli occhi spalancati.
Sorrise dolcemente, Alice, rassettandosi e rimettendosi a sedere al suo posto.
Lo sguardo di Marco era pieno di tristezza, sorrise anche lui, di quei sorrisi misti di tenerezza e di bruschi ritorni alla realtà.
Avrebbero pagato caro quel momento. Ne avrebbero portato i segni, quelli che ti allontanano, che ti fanno scappare perchè l'emozione è troppa, tutta insieme.
Alice guardò fuori del finestrino pensando che nessun prezzo sarebbe stato troppo caro per la meraviglia che era appena successa.
Si voltò verso Marco, sorrise e furtivamente lo baciò sulla guancia. "Ciao" disse uscendo dall'auto col cuore a mille e la voglia di restare.
Non si sarebbero visti più, per 6 mesi.

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