lunedì 20 luglio 2009

Cassetti e sogni

Oggi hanno scardinato quel cassetto...sì quello dei sogni; quello chiuso a chiave in cui metti tutto ciò che desidereresti dal futuro.
L'ho trovato mezzo aperto con parte del contenuto sparso un po' qua e un po' là...sul pavimento.
A quel punto ho dovuto guardarci dentro.
C'erano prevalentemente ricordi di momenti bellissimi che vorresti tornassero, almeno in parte, almeno simili.
C'era il tuo IO razionale, un po' sgualcito ma ancora funzionante.
Cartoline, scontrini, matite smozzicate, biglietti di cinema e teatri ormai chiusi.
Poi c'erano viaggi e spettacoli; tanti spettacoli e molti copioni.
E poi c'era l'amore.
Chiuso in una scatola scolorita. Se non avessi sentito il peso l'avrei buttata senza aprirla, tanto era lisa.
Appena sollevato il coperchio l'ho visto e l'ho riconosciuto, anche se ormai era ammaccato. Ho sorriso nell'osservare tutto l'amore racchiuso in quella scatola e mentre sorridevo hanno cominciato a scendere le lacrime; calde, salate, insieme a singhiozzi sempre più forti.
La disperazione è uscita da quei resti stropicciati d'amore. Era lì, nascosta. In attesa che riaprissi quella scatola.
L'amore, ammaccato, dolorante ma ancora vivo, ha lottato ma la disperazione è stata più forte e tra i sogni nel cassetto ha fatto entrare la disillusione e il freddo realismo.
Le emozioni si sono accartocciate una sull'altra e vivo, splendente, è saltato fuori il sogno. Quello vero. E insieme a lui la triste consapevolezza di non poterlo realizzare mai. Il tempo non mi aiuterà e certi odori e sapori non andranno mai via.
Resterò a guardare quel sogno infrangersi.
Capendo, finalmente cos'è che non volevo guardare in quel cassetto colmo.
E mi arrendo.
Delusa.