venerdì 17 ottobre 2008

Nuovi occhi

Alice sul ponte del traghetto guarda l'inizio del tramonto. Alice a Venezia. Occhiali scuri e vento fra i capelli mossi. Rossi, naturali.
Non le è mai piaciuta Venezia, almeno non più di tanto, e da quando Marco non è più nella sua vita sente tutto il peso delle passeggiate mano nella mano per le calli.
Oggi è di nuovo lì.
Il lavoro ti porta in posti che non puoi prevedere e ti fa vedere paesaggi e colori diversi ogni volta; se solo hai gli occhi per guardare.
Alice guarda.
Scruta.
Cerca di riconoscere qualcosa di quella sè stessa che passeggiava per la città, stringendo quella mano.
Vede come in un vecchio film restaurato una parte di sè, così cambiata che stenta a riconoscerla, pur sapendo che è stata la propria vita.
Il traghetto si ferma e Alice decide di scendere per 2 passi a piedi. L'odore della salsedine e di cucina si mischia nelle sue narici; l'accompagna fino all'albergo dove alloggia.
Saluta il portiere e prende le scale che portano alla sua camera.
Entra, si toglie le scarpe e apre le tende. Sotto la sua finestra acqua verde scuro ondeggiante.
Respira piano guardando fuori quando due mani le coprono gli occhi cingendola da dietro.
Sente il calore del corpo di un uomo che la stringe.
Sorride e abbassa le mani di Luca che intanto ha cominciato a baciarle il collo dolcemente, da dietro l'orecchio fino alla spalla.
Alice non sa cosa sarà domani ma oggi, oggi, oggi non si farà domande, non cercherà risposte.

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