lunedì 14 settembre 2009

Mare di Sicilia - dentro gli occhi

Tavolini in riva la mare, il rumore delle onde e all'orizzonte il cielo grigio. Nuvole cariche d'acqua. Di fronte a me, con me, quegli occhi: grigi, pensierosi.
Gli stessi occhi di sempre, solo più lontani.
Inafferrabili.
La "brioscia" è calda, appena sfornata, e il profumo si mescola a quello della granita di mandorle.
Improvvisamente si alza il vento e il temporale risuona tutto intorno.
I tavolini si svuotano in fretta, tutti cercano riparo sotto la tettoia e io resto lì; con gli occhi, negli occhi.
Da lontano mi chiamano per farmi rientrare, ma non li sento.
Sento solo caldo al cuore e le lacrime cominciano a scendere da sole; acqua nell'acqua di pioggia.
I miei occhi, adesso. Gli stessi di sempre, ma sempre soli.
Lontano, lontano dalla Sicilia, lontano da me, quegli occhi, i suoi occhi, guarderanno un altro temporale e vedranno solo il temporale.

E io, bagnata di pioggia, a desiderare.

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